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Almeno cinque migranti africani sono morti e altri 33 sono dispersi dopo che quattro barche sono affondate mercoledì al largo della costa tunisina mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo verso l’Italia, ha detto un funzionario di un gruppo locale per i diritti.
Romadan Ben Omar, il funzionario del tunisino Forum per i diritti sociali ed economici, ha affermato che la guardia costiera ha salvato cinque migranti che erano a bordo di imbarcazioni affondate al largo della costa della città meridionale di Sfax, e che erano in cattive condizioni psicologiche.
Giovedì un funzionario giudiziario ha detto a Reuters che 33 dei migranti erano ancora dispersi e la Guardia Costiera ne aveva salvati altri 84.
La costa di Sfax è diventata un importante punto di partenza per le persone in fuga dalla povertà e dai conflitti in Africa e nel Medio Oriente per tentare una vita migliore in Europa.
L’incidente arriva in mezzo a un aumento significativo di migrazione barche dalla costa tunisina verso Italia e nel bel mezzo di una campagna di arresti da parte delle autorità tunisine contro l’immigrazione clandestina dell’Africa subsahariana.
Secondo dati non ufficiali delle Nazioni Unite, 12.000 di coloro che hanno raggiunto l’Italia quest’anno sono salpati dalla Tunisia, rispetto ai 1.300 dello stesso periodo del 2022. In precedenza, la Libia era il principale trampolino di lancio per i migranti della regione.
Il mese scorso, Presidente Kais Saied ha affermato in commenti ampiamente criticati dai gruppi per i diritti e dall’Unione africana che l’immigrazione clandestina dell’Africa subsahariana era una cospirazione volta a cambiare la composizione demografica della Tunisia.
Ha ordinato alle forze di sicurezza di espellere tutti i migranti che vivono illegalmente in Tunisia.
L’ordine aveva portato le persone a fuggire dal paese, anche se in precedenza non avevano alcuna intenzione di effettuare la pericolosa traversata verso l’Europa, ha affermato un alto funzionario delle Nazioni Unite.
La Tunisia è alle prese con la sua peggiore crisi finanziaria a causa dell’interruzione dei negoziati con il Fondo monetario internazionale per un prestito tra i timori di insolvenza nel rimborso del debito, sollevando preoccupazioni dall’Europa, in particolare dalla vicina Italia.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva detto in precedenza a Reuters che Roma voleva che il FMI sbloccasse il prestito di 1,9 miliardi di dollari alla Tunisia, temendo che senza i contanti il Paese sarebbe stato destabilizzato, scatenando una nuova ondata di migranti verso l’Europa.
(FRANCIA 24 con Reuters)