L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha fatto un annuncio giovedì affermando che il vaiolo delle scimmie, precedentemente noto come mpox, non è più considerato un’emergenza sanitaria globale.
Questa decisione arriva quasi un anno dopo che la malattia ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo. Sebbene il numero di casi sia diminuito in modo significativo, il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha sottolineato che il vaiolo delle scimmie rappresenta ancora una minaccia, specialmente nelle parti dell’Africa dove è stato prevalente.
Questa dichiarazione segue la recente dichiarazione dell’OMS secondo cui il Covid-19 non è più un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Tedros ha sottolineato che anche se le emergenze per vaiolo delle scimmie e Covid-19 sono terminate, c’è ancora il rischio di nuovi focolai per entrambe le malattie, poiché continuano a circolare e causare morti.
Mentre i paesi dell’Africa centrale e occidentale hanno sperimentato epidemie locali di vaiolo delle scimmie per molti anni, i casi hanno iniziato a comparire in Europa, Nord America e altre regioni nel maggio dello scorso anno, principalmente tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. L’OMS ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria globale a luglio. Da allora, il numero di infezioni, caratterizzate da sintomi come febbre, dolori muscolari e lesioni cutanee, è costantemente diminuito.
Durante l’epidemia globale, sono stati segnalati oltre 87.000 casi e 140 decessi in 111 paesi. Stati Uniti, Brasile, Spagna, Francia, Colombia, Messico, Perù e Regno Unito sono stati i paesi più colpiti.
Tedros ha menzionato un calo significativo dei casi negli ultimi tre mesi, con quasi il 90% in meno di casi rispetto al trimestre precedente. Ha attribuito questo progresso alle lezioni apprese dalla gestione dell’HIV e alla stretta collaborazione con le comunità più colpite. Tedros ha espresso gratitudine per il fatto che lo stigma e la discriminazione previsti nei confronti di queste comunità non si siano materializzati in modo significativo.
Sebbene la maggior parte dei casi si sia verificata al di fuori dei paesi endemici, Tedros ha esortato le nazioni a rimanere vigili mantenendo la sorveglianza, garantendo l’accesso a test e vaccini e affrontando i rischi specifici affrontati dalle persone con HIV non trattato.
Nonostante i progressi compiuti, il vaiolo delle scimmie continua a colpire le comunità a livello globale, in particolare in Africa, dove i modelli di trasmissione non sono ancora del tutto chiari. Rosamund Lewis, responsabile tecnico dell’OMS per il vaiolo delle scimmie, ha sottolineato che i paesi endemici dell’Africa occidentale e centrale hanno a che fare con la malattia da molto tempo e continueranno a farlo.
Il direttore delle emergenze dell’OMS, Mike Ryan, ha espresso disappunto per la mancanza di finanziamenti internazionali per combattere il vaiolo delle scimmie nei paesi africani dove è endemico, ipotizzando che ciò possa essere dovuto a pregiudizi esistenti nel mondo.
Con il vaiolo delle scimmie e il Covid-19 non più classificati come emergenze sanitarie globali, l’OMS attualmente designa solo una di queste emergenze, quella per il poliovirus, dichiarata nel maggio 2014.